La prima volta che qualcuno mi ha parlato del Montenegro, ho fatto quella faccia perplessa che si fa quando l’amico del bar ti racconta di aver scoperto un ristorante fantastico in una strada che non hai mai sentito nominare. “Montenegro?” ho detto, cercando di sembrare informato mentre mentalmente frugavo nell’atlante cerebrale. “Ah sì, certo, quello vicino a… ehm… là.”
Ora, dopo aver passato mesi a esplorare questo piccolo gioiello nascosto tra i Balcani e l’Adriatico, posso dirvi che il Montenegro è quel tipo di scoperta che ti fa sentire come se avessi trovato un biglietto da venti euro nella tasca di un cappotto dimenticato. È un paese dove potete ottenere la residenza senza vendere un rene, dove la flat tax del 9% vi farà sorridere mentre compilate la dichiarazione dei redditi, e dove investire in immobili significa svegliarsi ogni mattina con vista mare a prezzi che in Italia vi farebbero comprare al massimo un garage.
In questo articolo ti guiderò attraverso tutto ciò che serve sapere per vivere in Montenegro: dalle procedure legali per la cittadinanza ai migliori quartieri delle città costiere come Budva e Kotor, dalle opportunità di business alle meraviglie naturali delle aree montane del Durmitor. Ti prometto che alla fine avrete tutte le informazioni pratiche necessarie e, probabilmente, anche una voglia irrefrenabile di fare le valigie.
Residenza e cittadinanza in Montenegro: il tuo passaporto per una nuova vita
Se c’è una cosa che ho imparato viaggiando, è che ogni paese ha le sue particolarità burocratiche, un po’ come le persone hanno le loro manie. Il Montenegro, però, mi ha sorpreso per la relativa ragionevolezza delle sue procedure. Considera che fino al 2006 faceva ancora parte della Serbia, e da quando ha ottenuto l’indipendenza – beh, tecnicamente non è ancora nell’Unione Europea, ma sta corteggiando Bruxelles con la determinazione di un adolescente che vuole entrare nel gruppo dei fighi della scuola.
La residenza in Montenegro non è uno di quei labirinti kafkiani che ti fanno rimpiangere di non essere rimasto a casa a guardare Netflix. Il permesso di soggiorno può essere ottenuto per vari motivi: lavoro, studio, ricongiungimento familiare, o semplicemente perché hai deciso che la vita è troppo breve per non vivere in un posto dove puoi fare colazione vista mare spendendo meno di quello che costeresti per un cappuccino a Milano Centrale.
Il Ministero degli Interni montenegrino, devo ammetterlo, non è esattamente il posto più efficiente del mondo, ma neanche il peggiore. È come quel cugino un po’ lento ma di buon cuore che alla fine ti aiuta sempre, anche se ci mette il suo tempo.
Cosa fare per ottenere la residenza in Montenegro
Come ottenere la residenza in Montenegro è probabilmente la domanda che ricevo più spesso, subito dopo “Ma si mangia bene?” (spoiler: sì, benissimo). La residenza temporanea è il primo passo del tango burocratico: puoi richiederla se intendi soggiornare per più di 90 giorni ma meno di 5 anni. È come un fidanzamento lungo – hai tempo per capire se davvero vi piacete o se era solo l’effetto delle vacanze.
Il permesso di soggiorno in Montenegro richiede alcuni documenti base: passaporto valido, certificato di buona condotta (che fondamentalmente attesta che non sei un criminale internazionale), prova di alloggio e mezzi di sussistenza. Quest’ultimo punto mi ha sempre fatto sorridere – devi dimostrare di avere abbastanza soldi per non diventare un peso per lo stato, ma non troppi da sembrare sospetto.
Il processo di naturalizzazione è dove le cose si fanno interessanti. Per ottenere lo status di residente permanente devi aver vissuto legalmente nel paese per cinque anni consecutivi. Cinque anni sono il tempo necessario per imparare a pronunciare correttamente “zdravo” (ciao) e per sviluppare un’opinione personale sulla migliore ricetta per il ćevapi.
Ah, una nota importante sulla doppia cittadinanza: il Montenegro è un po’ come quei partner gelosi – se scegli loro, devi mollare tutti gli altri. Non puoi tenere il passaporto italiano e quello montenegrino contemporaneamente. È una decisione seria, del tipo “finché morte non ci separi”.
Consigli pratici per le procedure
Quanto costa la cittadinanza in Montenegro? Preparati a sborsare circa 200-500 euro tra tasse amministrative, traduzioni giurate e quella misteriosa “tassa di bollo” che sembra esistere in ogni burocrazia del mondo. Non è una cifra che ti farà dormire sul marciapiede, ma neanche spiccioli.
I requisiti per il passaporto montenegrino includono la conoscenza della lingua montenegrina – e no, parlare italiano gesticolando molto non conta, anche se a volte funziona al mercato. Dovrai sostenere un test linguistico che, da quello che ho sentito, è più umano di quanto potresti immaginare. Non ti chiedono di recitare Dante a memoria, ma di dimostrare che puoi cavartela in situazioni quotidiane.
Il Consolato del Montenegro a Roma è il tuo primo punto di contatto se stai ancora in Italia. È ubicato in una bella palazzina e il personale, quando l’ho visitato, era sorprendentemente cortese. Tieni presente che dovrai gestire l’AIRE (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero) una volta stabilito definitivamente la tua nuova residenza. È un po’ come dire ufficialmente: “Ciao mamma, sto bene ma non torno a casa per cena.”
La Prefettura locale in Montenegro sarà invece il tuo nuovo punto di riferimento per questioni amministrative. Un consiglio che non troverai in nessuna guida ufficiale: porta sempre con te delle fotocopie extra di tutto. La burocrazia montenegrina ha una relazione d’amore viscerale con le fotocopie, un po’ come gli italiani con il caffè dopo pranzo.
Sistema fiscale del Montenegro: La Flat Tax del 9% che sta conquistando l’Europa
C’è un momento magico nella vita di ogni contribuente quando senti parlare di una flat tax del 9% e pensi: “No, dai, ho capito male. Devono aver dimenticato uno zero da qualche parte.” Bene, preparati a rimanere sorpreso: in Montenegro non hanno dimenticato niente. La loro tassazione è davvero così semplice e conveniente che la prima volta che me l’hanno spiegata ho dovuto farmi ripetere tutto due volte, un po’ come quando il cameriere ti dice che la cena per quattro persone costa meno di quello che spenderesti per una pizza a domicilio a Roma.
Il Montenegro ha deciso di fare le cose diversamente rispetto all’Italia, dove calcolare le tasse richiede una laurea in matematica, una in legge e un corso di sopravvivenza psicologica. Qui hanno optato per quella che definisco “la filosofia del tagliacapelli”: un’aliquota unica per tutti, semplice, veloce, e alla fine tutti escono soddisfatti.
Il sistema segue gli standard IFRS (International Financial Reporting Standards) per la contabilità, il che significa che almeno le regole sono comprensibili a livello internazionale. E sì, il Montenegro aderisce al CRS (Common Reporting Standard), quindi non è esattamente il Far West fiscale che qualcuno potrebbe immaginare. È più come il Midwest americano: ordinato, prevedibile, e sorprendentemente accogliente.
Opportunità fiscali in Montenegro
La flat tax al 9% in Montenegro è quella cosa che fa dire ai commercialisti italiani: “Ma come fanno a campare con così poco?” La risposta è semplice: semplicità genera efficienza, efficienza genera crescita, crescita genera entrate. È un po’ come scoprire che puoi cucinare un piatto delizioso con tre ingredienti invece di venti: meno caos, risultato migliore.
Il regime fiscale montenegrino non fa distinzioni complicate tra redditi da lavoro, da capitale, o da attività imprenditoriali. Guadagni qualcosa? Paghi il 9%. Fine della storia. Non ci sono scaglioni progressivi che ti fanno sentire come se stessi giocando a Tetris con le tue finanze, non ci sono deduzioni misteriose che richiedono un detective per essere scoperte.
La convenzione su doppia imposizione tra Montenegro e Italia significa che non pagherai le tasse due volte sullo stesso reddito. È uno di quei rari casi nella vita in cui due burocrazie diverse si sono messe d’accordo per non tormentarti il doppio. Un piccolo miracolo, se vogliamo.
Ora, chiamarlo paradiso fiscale sarebbe eccessivo – è più un “posto molto carino fiscale”. L’ottimizzazione fiscale qui non richiede strutture complesse o scappatoie legali elaborate. È tutto abbastanza trasparente: guadagni X, paghi il 9% di X. Anche un bambino delle elementari potrebbe fare il calcolo (e probabilmente lo farebbe più velocemente di me).
Consigli pratici per la dichiarazione dei redditi in Montenegro
Come dichiarare i redditi in Montenegro è una di quelle domande che mi aspettavo fosse complicata come spiegare la teoria della relatività a un gatto. Invece, la realtà è sorprendentemente gestibile. L’Agenzia delle Entrate del Montenegro – sì, anche loro hanno la loro versione dell’ente che tutti amano odiare – ha digitalizzato molte procedure. Puoi presentare la dichiarazione online, il che è già un passo avanti rispetto a molti altri paesi che ti fanno ancora compilare moduli in triplice copia con la penna blu.
Il CRS Montenegro banche significa che le tue informazioni finanziarie verranno condivise automaticamente con l’Italia (e altri paesi dell’OCSE) se sei ancora considerato residente fiscale italiano. Non è necessariamente una brutta notizia, ma è importante saperlo. È come avere un coinquilino che ogni tanto riferisce ai tuoi genitori cosa stai facendo: non puoi nascondere molto, quindi tanto vale essere onesti fin dall’inizio.
La scadenza per la dichiarazione dei redditi è il 31 marzo dell’anno successivo, che francamente è molto più civile rispetto alle scadenze italiane che sembrano sempre arrivare nel momento peggiore possibile. E se sbagli qualcosa? Le sanzioni non sono progettate per farti vendere un rene. Sono ragionevoli, proporzionate, e ti danno la possibilità di correggere senza drammi eccessivi.
Un dettaglio che mi ha colpito: in Montenegro puoi pagare le tasse anche in contanti presso alcuni uffici postali. È un tocco di normalità umana in un mondo sempre più digitale che, devo ammettere, trovo stranamente rassicurante. Come se ti dicessero: “Ehi, siamo un paese moderno, ma non abbiamo dimenticato che esistono ancora le persone normali.”
Qualità della vita in Montenegro: vivere bene spendendo meno
Il costo della vita in Montenegro è una di quelle cose che ti fa controllare due volte i conti perché sembrano sbagliati. Non nel senso che è tutto gratis – non siamo mica nell’isola che non c’è – ma nel senso che il rapporto qualità-prezzo ti fa sentire come se avessi scoperto un glitch nel sistema economico mondiale.
Il clima mediterraneo del Montenegro ha quella generosità tipica dei posti che sanno come far star bene le persone. D’estate hai il calore giusto per apprezzare il mare e una brezza che arriva sempre al momento opportuno. D’inverno fa abbastanza freddo da farti apprezzare un camino, ma non così freddo da farti rimpiangere di essere nato. È come se qualcuno avesse calibrato il termostato del paese pensando al comfort umano invece che ai capricci climatici.
Quello che mi ha colpito di più è stata la scoperta che qualità della vita non significa necessariamente complessità. In Montenegro le cose funzionano con una semplicità che all’inizio ti spiazza. Non ci sono venti opzioni per ogni servizio, ma quella che c’è di solito è buona. È come quei ristoranti con tre piatti nel menu che li fanno tutti benissimo, invece di quelli con quaranta piatti che li fanno tutti così così.
APPROFONDIMENTO: Cosa fare in Montenegro
Cosa aspettarsi dalla vita quotidiana
Il sistema sanitario del Montenegro è uno di quegli argomenti che mi aspettavo di affrontare con una certa apprensione, un po’ come quando devi andare dal dentista e speri che non sia doloroso come temi. Invece, la realtà è stata sorprendentemente rassicurante. Non è la Svizzera, certo, ma neanche il Far West medico. È un sistema che funziona con quella solidità pragmatica tipica dei paesi che non hanno soldi da sprecare in fronzoli ma sanno benissimo cosa serve davvero.
I medici montenegrini hanno spesso studiato all’estero e parlano inglese, il che elimina quello stress comunicativo che ti fa sempre temere di aver descritto un mal di testa come un attacco cardiaco. Le strutture private sono moderne e accessibili, mentre quelle pubbliche fanno il loro lavoro senza drammi. È come avere due opzioni: la versione base che funziona bene, e la versione premium che non ti costa un patrimonio.
Il lifestyle montenegrino ha quella qualità rilassata che all’inizio può spiazzare chi viene da ritmi più frenetici. La gente qui ha capito che correre tutto il giorno per arrivare prima alla fine non ha molto senso. I negozi chiudono per il pranzo, le conversazioni durano il tempo necessario senza ansia da orologio, e nessuno sembra vivere con quel senso di urgenza permanente che caratterizza molte città europee.
La comunità expat è variegata e interessante. Ci sono russi in fuga dal freddo e dalla politica, tedeschi in cerca di sole e prezzi ragionevoli, e un numero crescente di nomadi digitali che hanno scoperto che puoi lavorare da remoto con una connessione internet eccellente mentre fuori dalla finestra hai una vista che costa migliaia di euro al giorno in un resort.
Consigli pratici per l’integrazione
La comunità italiana in Montenegro è più numerosa di quanto potresti immaginare, e decisamente più interessante della media. Non è il solito gruppo di pensionati che si lamenta che “qui non si trova la mozzarella di bufala” (anche se un po’ di questo c’è). È un mix di imprenditori, professionisti, artisti e gente che ha semplicemente deciso che la vita è troppo breve per viverla male.
Trovare altri italiani è facile, ma il mio consiglio è di non limitarti a quello. I montenegrini sono genuinamente curiosi degli stranieri, e se fai lo sforzo di imparare qualche parola della loro lingua, ti accoglieranno con un calore che ti farà sentire come se fossi tornato a casa da amici che non vedevi da anni.
La sicurezza in Montenegro è una di quelle cose che noti per la sua assenza. Non nel senso che non c’è sicurezza, ma nel senso che non ci pensi mai. È come respirare: funziona così bene che te ne accorgi solo quando la paragoni a posti dove non funziona altrettanto bene. Puoi camminare da solo di notte, lasciare la bici senza catena, e parlare al telefono per strada senza guardare continuamente alle spalle.
Una cosa che ho imparato vivendo qui è che l’integrazione in Montenegro non richiede di smettere di essere quello che sei. È un paese abbastanza piccolo da farti sentire parte di qualcosa, ma abbastanza aperto da non pretendere che tu cambi completamente. È come un club esclusivo che però accetta nuovi membri, purché portino qualcosa di positivo al gruppo.
Il trucco, ho scoperto, è quello di abbracciare la mentalità del “polako” – lentamente, con calma. Non cercare di fare tutto subito, non pretendere che tutto funzioni esattamente come nel posto da cui vieni, e ricorda che stai scegliendo questa vita perché è diversa, non perché è uguale a quella che avevi prima.
Investimenti immobiliari in Montenegro: dove il mare Adriatico incontra l’opportunità
C’è qualcosa di profondamente soddisfacente nel comprare una proprietà in un posto dove il metro quadrato costa meno di quello che spenderesti per un pranzo elegante a Milano, e dove dalla finestra puoi vedere il mare invece del palazzo di fronte con la biancheria stesa. Gli immobili in Montenegro hanno quella qualità rara che trovi solo in quei posti che non hanno ancora capito completamente quanto siano belli – un po’ come incontrare una persona affascinante che non ha ancora scoperto di essere attraente.
La prima volta che ho sentito parlare di investimenti immobiliari in Montenegro, ho avuto quella strana sensazione che provi quando qualcuno ti racconta di un ristorante fantastico nascosto in una strada che percorri da anni senza averlo mai notato. Come è possibile, mi sono chiesto, che un paese con una costa così spettacolare, montagne che sembrano uscite da un film fantasy, e una Baia di Kotor che l’UNESCO ha ritenuto degna di protezione per l’eternità, abbia ancora prezzi che ti fanno controllare due volte la calcolatrice?
Porto Montenegro, a Tivat, è diventato un po’ il simbolo di quello che può succedere quando qualcuno con un po’ di visione decide di trasformare un’ex base navale in un porto per superyacht. È come guardare un brutto anatroccolo diventare un cigno, solo che questo cigno ha ormeggi da un milione di euro e ristoranti dove puoi spendere più per una cena di quanto costa un appartamento nell’entroterra.
Come investire nel mercato immobiliare montenegrino
Investire in immobili nel Montenegro è un po’ come comprare azioni di una startup che ha un’idea brillante ma non ha ancora fatto il botto. I prezzi delle case Montenegro oscillano tra il “come è possibile?” e il “beh, alla fine non è malaccio”, a seconda di dove guardi. Nell’entroterra puoi trovare case con giardino a prezzi che in Italia ti comprerebbero a malapena un box auto. Sulla costa, i prezzi salgono, ma rimangono ancora in quella zona felice dove ti puoi permettere di sognare senza dover vendere un rene.
Il real estate montenegrino ha quella caratteristica particolare dei mercati emergenti: tanta variabilità. Puoi trovare appartamenti ristrutturati con gusto in centri storici medievali accanto a costruzioni nuove che sembrano progettate da qualcuno che aveva fretta di andare a pranzo. La qualità dello sviluppo immobiliare sta migliorando rapidamente, anche se ogni tanto ti imbatti in progetti che ti fanno pensare: “Ma chi ha approvato questo?”
Il rendimento degli investimenti varia parecchio. Gli appartamenti sulla costa destinati agli affitti turistici possono generare ritorni interessanti durante l’estate, quando i turisti scoprono che il Montenegro costa meno della Croazia e ha paesaggi altrettanto spettacolari. È un po’ come avere un’attività stagionale: nei mesi estivi lavori tanto, in inverno ti godi la pace e pianifichi la prossima stagione.
Una cosa che mi ha colpito è la varietà: puoi comprare un appartamento in un palazzo del XVIII secolo a Kotor (con tutti i charme e i problemi strutturali che ne derivano), oppure optare per una villa moderna con piscina che sembra uscita da una rivista di architettura. È come scegliere tra un libro antico e un e-reader: entrambi fanno la stessa cosa, ma l’esperienza è completamente diversa.
Consigli pratici per investitori
Quando ti chiedi quali sono le migliori zone di investimento nel Montenegro, la risposta dipende molto da cosa stai cercando. Se vuoi il massimo apprezzamento a lungo termine, la costa rimane la scelta più sicura. Se cerchi rendimenti da affitti, le zone turistiche consolidate come Budva e Kotor sono i tuoi migliori alleati. Se invece hai spirito pionieristico, l’entroterra offre opportunità che tra dieci anni potresti ricordare come “quella volta che ho fatto l’affare del secolo”.
I mutui per stranieri in Montenegro sono una realtà, anche se non aspettarti le stesse condizioni che troveresti in Italia. Le banche montenegrine sono disposte a finanziare stranieri, ma di solito richiedono acconti più sostanziosi e tassi leggermente più alti. È come comprare un’auto usata: si può fare, ma devi essere preparato a negoziare e mettere sul tavolo più contanti di quanto inizialmente previsto.
RE/MAX Montenegro e altre agenzie internazionali hanno iniziato a stabilirsi nel paese, il che è sia buono che cattivo. Buono perché portano standard professionali e trasparenza; cattivo perché quando arriva RE/MAX, di solito significa che i prezzi “segreti” stanno per diventare “prezzi di mercato”. Sotheby’s si è affacciata nel mercato di lusso, principalmente nella zona di Kotor e Porto Montenegro, segno che qualcuno con il portafoglio pesante ha notato le potenzialità.
Dove vivere in Montenegro? Consigli sulle migliori città e zone
Dopo aver girato il paese con l’occhio di chi cerca casa invece che di chi cerca foto per Instagram, posso dirti che il Montenegro ti offre quella rara possibilità di scegliere il tipo di vita che vuoi fare, un po’ come essere in un negozio di gelati con davvero tutti i gusti disponibili.
Vivere a Budva significa accettare di essere perpetuamente in bilico tra la vita quotidiana e le vacanze altrui. D’estate diventa un formicaio felice di turisti, il che può essere divertente se ti piace l’energia e un po’ claustrofobico se preferisci la tranquillità. Ma quando l’estate finisce e i turisti tornano a casa, Budva rivela la sua vera personalità: quella di una piccola città di mare che sa come vivere bene senza troppi drammi. I migliori quartieri di Budva sono sorprendentemente vari per una città così piccola – puoi scegliere tra il centro storico (pittoresco ma rumoroso), la zona della marina (moderna ma cara), o i quartieri residenziali nell’entroterra (tranquilli e accessibili).
Il centro storico di Kotor è per chi vuole sentirsi parte di una storia più grande. Vivere tra quelle mura significa svegliarsi ogni mattina in un museo dove però la gente vive davvero. È affascinante, ma devi essere il tipo di persona che non si lascia infastidire dal fatto che ogni tanto una comitiva di turisti commenta ad alta voce l’architettura della tua casa mentre tu stendi i panni.
Herceg Novi è la scelta degli intelligenti, secondo me. Ha tutto quello che hanno le altre città costiere – mare bellissimo, architettura affascinante, buon cibo – ma senza il circo mediatico. È come quel ristorante eccellente che non ha bisogno di pubblicità perché chi lo conosce sa quanto vale.
Tivat ha subito una trasformazione negli ultimi anni che la rende interessante per chi cerca un compromesso tra modernità e tradizione. Porto Montenegro ha portato servizi e standard internazionali, il che significa che puoi trovare un dentista che parla inglese e un supermercato che vende prodotti che riconosci, ma pagherai prezzi che riflettono questa comodità.
Bar è la scelta pratica. È una città vera, con un porto commerciale, università, e quella vita quotidiana autentica che non dipende dal turismo. Se vuoi integrarti davvero nella vita montenegrina, Bar ti offre questa possibilità senza costringerti a rinunciare completamente alle comodità.
Per chi cerca qualcosa di diverso, Petrovac è quel segreto che speri rimanga tale ancora per qualche anno. Piccola, autentica, con una baia che sembra disegnata a mano, è perfetta se la tua idea di vita ideale include lunghe passeggiate sulla spiaggia e cene in ristoranti dove il proprietario ti saluta per nome dopo la terza visita.
Ulcinj, con la sua forte influenza albanese, aggiunge una dimensione multiculturale interessante. È diversa dal resto del Montenegro in modi che inizialmente ti sorprendono e poi ti conquistano, un po’ come scoprire che il tuo piatto preferito ha un ingrediente segreto che non sapevi di amare.
I trasporti pubblici della costa del Montenegro meritano una menzione a parte. Esistono, funzionano in modo approssimativo, e ti insegnano quella pazienza zen che ti serve per vivere nei Balcani. Ma le distanze sono così gestibili che spesso ti ritrovi a camminare perché è più veloce e sicuramente più piacevole dell’attesa alla fermata dell’autobus.
Opportunità di business in Montenegro
C’è qualcosa di profondamente rassicurante nello scoprire che esiste ancora un posto in Europa dove aprire una società non richiede il sacrificio di un figlio primogenito e la consultazione di almeno tre commercialisti, due avvocati e uno sciamano. Il Montenegro, in questo senso, è come quel meccanico del paese che ti sistema la macchina in un’ora e ti chiede un prezzo ragionevole: sai che esiste, ma quando lo incontri davvero ti chiedi perché tutti gli altri non fanno così.
La prima volta che ho sentito parlare delle opportunità di business in Montenegro, ho avuto quella reazione tipica dell’italiano medio: “Sì, va bene, ma ci sarà sotto qualcosa.” Perché noi italiani, cresciuti a pane e burocrazia kafkiana, tendiamo a diffidare quando le cose sembrano troppo semplici. È un po’ come quando tuo nonno ti racconta che una volta bastava una stretta di mano per fare affari: tu annuisci educatamente mentre dentro pensi “sì, certo, e i treni arrivavano in orario.”
Invece, il Montenegro ha deciso di prendere sul serio quella cosa che tutti i politici promettono ma nessuno fa davvero: rendere facile fare azienda. La Camera di Commercio montenegrina non è uno di quei labirinti burocratici dove perdi tre giorni della tua vita per ottenere un timbro. È un posto dove le persone sembrano genuinamente interessate a aiutarti a costituire un’azienda, il che, dopo anni di esperienza italiana, mi ha fatto sentire come se fossi capitato in una dimensione parallela dove la logica funziona.
Come aprire una società in Montenegro
Aprire una società in Montenegro è un processo che mi ha ricordato quei video di cucina dove preparano un piatto elaborato in tre passaggi semplici, e tu pensi “no, impossibile, deve esserci un trucco.” Il trucco, ho scoperto, è che non c’è nessun trucco. È davvero così lineare. Puoi costituire la tua azienda in Montenegro in tempi che oscillano tra i “sorprendentemente rapidi” e i “francamente imbarazzanti per tutti gli altri paesi europei.”
Il panorama delle startup montenegrine sta crescendo con quell’entusiasmo tipico dei posti che hanno appena scoperto di avere talento per qualcosa. È come guardare un adolescente che scopre di saper suonare la chitarra: c’è energia, creatività, e qualche nota stonata qua e là, ma l’insieme è promettente e contagioso.
Le holding sono diventate popolari tra gli investitori internazionali che hanno capito che il Montenegro offre quella combinazione rara di stabilità politica e flessibilità fiscale. Non è il selvaggio west delle offshore, ma neanche la giungla normativa di altri paesi europei. È più come una via di mezzo ben educata: formale abbastanza da essere rispettabile, flessibile abbastanza da essere pratica.
I franchise internazionali stanno iniziando a guardare al Montenegro con quell’interesse che precede l’invasione. McDonald’s è arrivato qualche anno fa e ora puoi ordinare un Big Mac in cirillico, il che, devo ammettere, mi ha fatto sorridere per ragioni che non riesco completamente a spiegare. È uno di quei momenti in cui realizzi che la globalizzazione ha davvero senso dell’umorismo.
La BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) ha identificato il Montenegro come uno dei suoi mercati prioritari, il che significa che ci sono fondi disponibili per progetti che hanno senso. E l’IPA (Instrument for Pre-accession Assistance) dell’UE continua a versare denaro per l’integrazione europea, creando opportunità per chi sa dove guardare.
Consigli pratici per aprire un’attività
Quando la gente mi chiede i costi di apertura di una società in Montenegro, di solito rispondo che preparino circa 1000-2000 euro per tutto l’iter, incluse le varie tasse e i costi notarili. È una cifra che fa sembrare il processo di costituzione di una società italiana costoso quanto comprare una Ferrari. Non dico che sia gratis, ma certamente non ti farà piangere davanti al conto bancario.
Gli incentivi alle imprese in Montenegro sono sorprendentemente generosi, soprattutto se ti stabilisci nelle zone meno sviluppate del paese. Puoi ottenere esenzioni fiscali che durano anni, contributi per l’assunzione di dipendenti locali, e altre agevolazioni che ti fanno sentire come se il governo ti stesse davvero incoraggiando a portare il tuo business lì. È una sensazione insolita per chi viene dall’Italia, dove spesso sembra che aprire un’azienda sia considerato un atto di ribellione sociale.
FIPA Montenegro (l’agenzia per la promozione degli investimenti stranieri) è stata la mia prima sorpresa positiva. Non sono il tipo di agenzia governativa che ti fa aspettare tre ore per dirti che devi compilare un altro modulo. Sono efficienti, parlano inglese, e sembrano genuinamente interessati a rendere la tua vita più facile. È come scoprire che esiste davvero il servizio clienti cordiale.
Invest Montenegro è il braccio più attivo del governo per attrarre investimenti, e devo dire che fanno un lavoro impressionante. Organizzano eventi, mettono in contatto imprenditori locali e stranieri, e generalmente si comportano come se credessero davvero che gli affari siano una cosa buona per tutti. Rivoluzionario, lo so.