Vorrei una vacanza piena di sorprese, potermi svegliare ogni mattina con in mente una meta diversa sapendo che non mi sarà difficile raggiungerla. Vorrei poter godere del sole, del mare e della frescura delle montagne, di bagni di folla, ma anche di angoli di silenzio, visitare città piene di storia e ballare in riva al mare fino al mattino.
Se state pensando che io stia vaneggiando, sappiate che non è così. Esiste un luogo in questo mondo dove le vacanze caleidoscopiche sono una realtà, un posto che nel giro di pochi chilometri sa catapultarti da un’atmosfera all’altra, con naturalezza, permettendoti di vivere davvero un’esperienza da annoverare tra quelle da non scordare.
Sto parlando del Montenegro, terra di incontro di diverse etnie, dove la diversità si trasforma in unicità e arricchimento. In soli 14000 km² di superficie viene condensata una tale varietà di paesaggi da renderti difficile sceglierne uno piuttosto che l’altro.
La bellezza di questa terra è incomparabile, non a caso molte delle sue attrattive, come per esempio il Parco Nazionale di Durmitor e la regione di Cattaro, costituita dalla meravigliose insenature delle Bocche di Cattaro, dalle città circostanti, tra le quali spicca Kotor, e dalle isole di San Giorgio e della Gospa od Škrpjela (Madonna dello scalpello), sono state decretate patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
E che dire della città di Budva? Definita ormai da tanti la Rimini del Montenegro è in grado di offrire quel divertimento che molti giovani di oggi cercano a prezzi notevolmente ridotti. Una vita notturna ricca e esplosiva, serate all’insegna della musica e delle risate, feste in spiaggia e soggiorni in hotel in riva al mare dotati di ogni comfort immaginabile. Se poi volete davvero vivere giornate esclusive potreste sempre prenotare nel resort sull’isoletta di Sveti Stefan ad esso interamente riservata.
Ma non andate via dal Montenegro senza aver fatto un salto nella capitale. Podgorica mescola il fascino dell’antichità al moderno. Qui è la cultura di questo variegato popolo a diventare protagonista, le sue tradizioni, che prendono vita nei numerosi locali del luogo davanti a un buon bicchiere di grappa e ai piatti tipici locali, espressione della storia di questo piccolo stato europeo.
Attrazioni da non perdere in Montenegro
Dopo questa introduzione un po’ riassuntiva, so che vi starete chiedendo cosa vedere in Montenegro di preciso. E allora proviamo a scendere più nei dettagli in maniera tale da sapere come muoverci nel caso scegliessimo questa terra come meta delle nostre vacanze.
Bocche di Cattaro

Il nostro viaggio virtuale non può che cominciare dalle Bocche di Cattaro: non si può infatti pensare ad una vacanza in Montenegro che non ne contempli la vista.
Byron le ha definite il più bell’incontro tra mare e terra, e come dargli torto? Come lui tantissimi altri poeti ne hanno descritto le meraviglie, incantati dallo spettacolare colpo d’occhio che esse offrono.
Prendono il nome dalla medievale cittadina di Cattaro, che in montenegrino viene chiamata Kotor.
Si trovano nella parte meridionale della costa dalmata e sono bagnate dall’Adriatico. Sono caratterizzate da una serie di insenature che, nel loro insieme, danno vita ad una baia di bellezza tale da essere definita La sposa dell’Adriatico.
Si parla di loro come del più grande fiordo del Mediterraneo e del più meridionale tra quelli europei. In realtà, geologicamente parlando, è con un canyon fluviale crollato e sommerso che abbiamo a che fare, che, in quanto a suggestività, non ha nulla da invidiare ai più noti fiordi norvegesi.
Le alte montagne che circondano tale baia si tuffano nelle acque del Mediterraneo con i loro colori sfavillanti, che passano dal giallo intenso delle mimose, alle variazioni cromatiche degli oleandri, al verde degli allori e degli ulivi che profumano la costa.
Tra le cime più alte svetta il Monte Lovćen, oggi parco nazionale del Montenegro. Ai loro piedi trovano spazio alcune delle più belle e antiche città del Paese, come Kotor, Perast, Risan e altre.
La serie di golfi che costituiscono le Bocche di Cattaro danno accesso a acque limpide, dalle sfumature variegate del blu, dove si inseriscono, discretamente, piccoli isolotti, naturali o artificiali, come quello della Madonna dello Scalpello costruito intorno ad un piccolo spuntone di roccia.
Perfettamente riparate dal mare aperto, sin dall’antichità hanno costituito un punto d’approdo sicuro per le navi che vagavano nel Mediterraneo, e anche un importante punto strategico militare.
Oggi sono soprattutto le navi da crociera a sfiorare le loro coste, e se questo, economicamente parlando, rappresenta una grande risorsa per questo Paese ormai sempre più aperto a un flusso turistico continuo e costante, da un altro punto di vista mette in pericolo il fragile ecosistema marino di questa zona dall’Unesco definita patrimonio dell’umanità nel 1979.
Gospa od Škrpjela (Madonna dello Scalpello)

Nel cuore delle Bocche di Cattaro, al largo della ridente cittadina di Perast che dista all’incirca un quarto d’ora in auto da Kotor, sorge l’unica isola artificiale di tutto l’Adriatico che i montenegrini hanno battezzato Gospa od Škrpjela.
È piccolissima, con una superficie di appena 3000 m², ed è interamente dedicata al culto della Madonna dello Scalpello.
Il santuario in suo onore, venne eretto nel 1630 e completato a più riprese. Al suo interno possiamo trovare tantissimi dipinti, da attribuire a artisti veneziani del periodo barocco, e moltissimi ex voto d’argento oltre a un arazzo molto peculiare: pare che questa opera d’arte intessuta con oro argento e capelli, venne ricamata da una cittadina della città di Perast che, per 25 anni, aspettò il ritorno del suo amato.
Nonostante questa chiesa sia l’unico edificio interessante da visitare in questi pochi metri di terra, vale la pena recarvisi, solamente per godere dei panorami che la attorniano: il mare del Montenegro, la piccola isola di San Giorgio, la città di Perast e la natura meravigliosa che la circonda si offrono al turista da una prospettiva diversa, in un certo senso più intima, che magari alcuni apprezzeranno maggiormente.
Sveti Stefan, un piccolo gioiello a due passi da Budva

Oltre a quello dedicato alla Madonna dello Scalpello, tanti altri isolotti, più o meno interessanti da vedere, colorano il mare del Montenegro. Tra questi ce n’è uno che è di una bellezza tale da essere destinato esclusivamente al turismo di lusso.
Sto parlando di Sveti Stefan, situato a pochi chilometri della camaleontica Budva, regno del benessere e del relax destinato, purtroppo, a pochi eletti.
È collegato alla costa da una irrilevante striscia di terra, un istmo artificiale che spesso viene inghiottito dalle maree.
Le abitazioni che sorgono sul suo territorio, e che oggi fanno parte dell’apprezzato complesso alberghiero Aman Sveti Stefan, nascono come umili case dei pescatori del luogo. Vennero costruite intorno al 1400, come ultimo baluardo per la difesa dalle incursioni turche.
Inizialmente erano solo dodici le famiglie che avevano eletto a dimora i pochi chilometri di superficie di Sveti Stefan, che allora poteva essere raggiunto solo via mare; col passare degli anni, però, molte più persone decisero di seguire l’esempio dei propri compaesani e questo portò l’isolotto, intorno al 1800, ad ospitare all’incirca quattrocento anime.
La bellezza del luogo però non rimase a lungo inosservata, né è una testimonianza Villa Miločer, edificata intorno al 1930 sulla terraferma proprio di fronte all’isola. Apparteneva alla regina iugoslava Marija Karađorđević che ne fece la sua residenza estiva.
È circondata da foreste di pini, cedri e olivi che, insieme al lussuoso palazzo, oggi fanno anch’essi parte del resort Aman Sveti Stefan, per la gioia dei turisti che possono permettersi di sognare in una delle sue suite.
Con la scalata di Tito al potere questa piccola meraviglia del Montenegro fu requisita dal governo iugoslavo e i pochi residenti trasferiti sulla terraferma; il villaggio venne completamente ristrutturato, mantenendo inalterate le sue caratteristiche, e adattato per accogliere turisti facoltosi.
Numerosi volti dello spettacolo hanno passeggiato per le sue vie, goduto della riservatezza offerta dalle sue spiagge o del potere rigenerante della sua salutare Spa con vista sul mare, un bagno di benessere per corpo e mente.
Se avete la possibilità di permettervi una vacanza di questo tipo, il vostro viaggio in Montenegro deve assolutamente fare tappa in questa isola da sogno. Per quelli meno fortunati esiste sempre la possibilità di ammirarla dalla nuova Sveti Stefan, costruita sulla terraferma, che comunque non è da meno in quanto a panorami da abbracciare.
Monte Lovćen, la terrazza panoramica del Montenegro

Lasciamoci alle spalle lo splendore del mare e puntiamo lo sguardo all’orizzonte verso le alte cime che disegnano il cielo: prevalentemente calcaree, e ricche di flora e fauna, le montagne montenegrine fanno da spartiacque tra zone costiere e interno del Paese.
Allontanandoci dalla baia delle Bocche di Cattaro, il primo massiccio montuoso che si staglia sul nostro cammino è il Monte Lovćen, diventato parco nazionale nel 1954. Viene definito la terrazza panoramica del Montenegro perché dai suoi picchi più elevati si gode di una vista stupenda, che abbraccia tutto il territorio circostante compreso il Lago di Scutari, oasi di pace e regno della fauna avicola.
Questa zona è importante sia per quanto riguarda la biodiversità vegetale, visto che sul suo territorio si trova una grande varietà di piante tra le quali un discreto numero di specie endemiche, sia dal punto di vista storico culturale.
Se volete davvero viverlo appieno vi conviene affidarvi a guide specializzate, che vi potranno far apprezzare ogni angolo caratteristico di queste splendide montagne; sicuramente non mancheranno di farvi visitare il caratteristico villaggio Guvna, con le loro katuni, rifugio estivo dei pastori montenegrini.
Un altro posto assolutamente da vedere se vi recate da quelle parti è il cosiddetto mausoleo di Petar II Petrović Njegoš, uno dei più grandi letterati del Montenegro. Una statua ad esso dedicata dal grande scultore croato Ivan Meštrović viene gelosamente custodita tra le sue pareti.
Ci si può arrivare sia a piedi, attraverso un sentiero che si snoda in bellissimi boschi, oppure percorrendo un tratto di strada in auto, fermo restando che, per arrivare in cima, bisognerà comunque salire ben 461 scalini, ognuno dei quali potrà prepararvi al grande spettacolo che solo quelle altezze sanno regalare.
Lago di Scutari

Quando noi pensiamo alle bellezze dei Balcani la prima cosa che ci viene in mente sono le lunghe spiagge selvagge del Montenegro, circondate da una natura rigogliosa che profuma l’aria di un odore intenso di pini marittimi.
Ma se invece ci spostiamo un pochino dall’idea, molto attuale, di una vacanza estiva nelle acque limpide dell’Adriatico, per un relax diverso da quello marittimo, abbiamo la possibilità di scoprire posti unici e caratteristici.
Una meta che non può che attirare la nostra attenzione, al confine fra il più attrattivo Montenegro e l’Albania, è il Lago di Scutari, il lago più grande d’Europa. Uno specchio d’acqua alimentato da ben 50 sorgenti, così trasparente da creare riflessi luminosi e colorati ad ogni piccola onda.
Situato nei pressi di quella che una volta è stata l’antica città medioevale di Doclea, che raccoglieva i territori intorno al fiume Zeta, affluente del fiume Morača ed alle Bocche di Cattaro, uno dei più grandi fiordi d’Europa, il Lago di Scutari ha una depressione carsica che arriva a 60 metri di profondità massima; con una superficie di bacino che va dai 400 ai 600 chilometri quadrati, in base alla stagione.
Per questo è particolarmente adatto sia alla balneazione sia ad essere attraversato a bordo di una barca, in un tour che riuscirà a stupire per le meraviglie della natura rigogliosa che lo circonda.
Gli amanti del bird watching potranno rimanere a bocca aperta davanti alle oltre 270 specie di uccelli, tra cui il raro cormorano pigmeo, avvistabile con un po’ di fortuna e magari anche fotografabile nelle giornate con meno confusione.
Ma anche una cinquantina di specie di pesci ed una fauna selvatica incredibile per la sua diversità, che non hanno potuto fare che diventare questo territorio naturalistico un parco nazionale; chiamato, in lingua originale, Skadarsko Jezero.
Sarebbe riduttivo comunque limitare questo lago alle bellezze regalate dalla terra; territorio d’incontro di diverse civiltà ci dona ancor oggi un patrimonio carico di bellezze storiche e culturali, con fortificazioni e monasteri che non conoscono rivali.
Un visita approfondita ai pittoreschi villaggi di Rijeka Cronjevica e Virpzar, con i panorami simili a quelli francesi ma con una nota ancor più selvaggia ed accattivante, i ponti in pietra, la tranquillità fin troppo silenziosa e la foschia sempre presente, che riescono a formare un quadro al limite del mistico, è davvero doverosa.
Così come al famoso Monastero di Ostrog, difficile da raggiungere perché incastonato su una montagna e raggiungibile dopo una bella passeggiata di strade ripidi e tornanti, ma che si riempie sempre di turisti per i suoi mosaici particolareggiati e quell’aria spirituale che lascia totalmente senza fiato.
Cittadine medioevali quindi su ogni riva del lago, con fortificazioni in pietra con stile decisamente imponente, il Castello di Drisht ed il Castello di Rozafa, che narra una delle leggende più antiche dell’Albania e conserva ancor oggi i resti della Moschea Sultan Mehmejt Fatih, per citarne alcuni.
E se proprio vogliamo inoltrarci senza paura della fatica e dell’altitudine, e godere di una vista davvero unica nel suo genere, che riesce a comprendere il Lago di Scutari, le Bocche di Cattaro e nelle giornate limpide anche un pezzo della nostra Italia, dobbiamo salire sulla vetta del Monte Lovcén, e rimanere incantati da tanta maestosità.
Non potremo che trattenere il fiato di fronte ad una panorama che evidenzia tutte le bellezze di questa Terra, con arte, storia e natura che fanno da protagonisti indiscussi.
Arrivare al Lago di Scutari e godersi tutto quello che può offrirci è un’esperienza davvero stupefacente, da fare da soli, in gruppo o in famiglia, ma di sicuro da non perdere.
Se non volete comunque avventurarvi zaino in spalla potrete rivolgervi ai tanti agenti di viaggio presenti e Podgorica, capitale del Montenegro, che sapranno indirizzarvi nel migliore dei modi, preparandovi un tour che rispecchierà tutti i vostri bisogni e le vostre curiosità.
Parco Nazionale di Durmitor

Quello di Lovćen non è il solo parco nazionale del Montenegro. Oltre ad esso hanno un’importanza rilevante il parco nazionale dì Biogradska Gora e quello del Durmitor che è stato inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità per il suo grande valore naturalistico e culturale.
È situato nella zona parte settentrionale del Paese ed costituito da un tripudio di vette che superano i 2000 m di altezza, innalzandosi su un vasto altopiano solcato da numerosi canyon. Copre una superficie di quasi 40000 ettari, dove fiumi, laghi glaciali, boschi e resti di antiche rovine si alternano e armonizzano per dare vita a uno spettacolo impossibile da replicare.
Può essere considerato il regno di tutti coloro che dello studio della flora e della fauna hanno fatto una ragione di vita. Sono ben 122 le specie vegetali endemiche che si possono individuare sul suo territorio, e vi è anche un’ampia diversità faunistica, favorita dalla particolare conformità del terreno e dal clima che caratterizza e rende unica la zona del massiccio del Durmitor.
Tra i fiumi che hanno eroso le sue rocce spicca il fiume Tara, denominato il “gioiello d’Europa” per le sue acque limpide e splendenti; il canyon che ha scavato col passare dei secoli è profondo 1300 m e lungo 80 km, e rende il paesaggio davvero peculiare, tanto da valergli l’appellativo di “Colorado D’Europa”.
E che dire dei suoi laghi? Se ne contano ben 18 tra i quali il più grande e suggestivo resta sempre il Crno Jezero, il famoso lago nero.
Crno Jezero

Posto ad un’altitudine di 1450 m sul livello del mare, alle pendici del massiccio del Piccolo Orso (Vhr Mefëed), il lago nero è uno degli “occhi della montagna” del parco nazionale di Durmitor. Si trova a qualche chilometro dalla cittadina di Zabljak, da dove vengono anche effettuate escursioni guidate per i turisti più prudenti, che preferiscono affidarsi agli esperti prima di addentrarsi in nuovi luoghi da esplorare.
Ma, da soli o in compagnia, vale assolutamente la pena visitarlo per riempirsi l’anima di pace e bellezza. È attorniato da un vasto bosco che, insieme alle montagne, si riflette nelle sue acque splendenti rendendo, nell’insieme, questo posto simile a quelli che facevano da sfondo alle fiabe dei nostri primi giorni.
Il Crno Jezero è stato definito, insieme al parco nazionale del Durmitor, patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO.
Parco Nazionale di Biogradska Gora
Spostiamoci ora nella parte orientale del Montenegro dove, tra i fiumi Tara e Lim, troviamo il Parco nazionale di Biogradska Gora. Si tratta del secondo parco nazionale istituito al mondo, e questo la dice lunga sulla sua importanza.
Prende il nome dalla foresta Biogradska Gora che ricopre il suo territorio estendendosi per 1600 ettari con i suoi alberi secolari; stiamo parlando di una delle poche foreste vergini sopravvissute fino ai giorni nostri che, insieme al lago di Biograd, al verde massiccio di Bjelalasica e alle innumerevoli specie animali e vegetali che lo popolano, rende questo parco unico dal punto di vista ambientale, naturalistico, paesaggistico e anche storico.
Qui la natura in Montenegro pare catturare tutti i colori del mondo. Ogni stagione indossa un manto diverso, non si può affermare di preferirne una all’altra; dal bianco immacolato dei paesaggi invernali, al tripudio del verde di primavera e estate che lascia il passo a tutte le sfumature del rosso e del marrone durante i mesi autunnali.
Nonostante sia il più piccolo dei parchi montenegrini, si possono individuare ben ventisei habitat diversi nel suo territorio che, ancora oggi, funge da sostentamento per gli abitanti della zona che vi portano a pascolare le loro greggi.
L’ingresso costa 3€, e si trova nei pressi del lago di Biograd. I numerosi sentieri escursionistici tracciati al suo interno lo rendono facilmente visitabile, anche se è sempre conveniente servirsi dell’ausilio di guide per percorrerli al meglio.
Da quando il turismo pare aver gettato l’occhio su questa splendida zona, si è moltiplicato il numero delle persone interessate a passare il loro tempo libero su queste montagne, oasi di colori e profumi, di suoni e silenzi, testimoni eterni dello scorrere degli anni.
Monastero di Ostrog

Le montagne del Montenegro custodiscono tesori inestimabili sia dal punto di vista naturalistico che da quello religioso, storico e culturale. Ne è un esempio il bellissimo monastero di Ostrog, incastonato come un diamante nella rupe di Ostroška Greda, da dove col suo candore domina la pianura di Bielopavlići.
È la chiesa ortodossa più famosa di tutto il Paese, meta di costante pellegrinaggio in Montenegro.
Se il vostro viaggio vi ha portato dalle parti di Podgorica, potrete tranquillamente raggiungerlo in auto; avrete anche l’opportunità di arrivare sul posto combinando bus e taxi, oppure prendendo il treno che vi lascerà a tre chilometri circa di distanza da esso.
È stato fondato nella seconda metà del 1600 dall’allora vescovo dell’Erzegovina Basilio, canonizzato pochi anni dopo la sua morte.
Le sue reliquie sono custodite all’interno del monastero e sono venerate da ortodossi, cattolici e musulmani, tutti fermamente convinti della forza risanatrice della salma di San Basilio.
Da questo si può dedurre l’importanza di questo monastero nella roccia, punto d’incontro di credo religiosi diversi, unificatore in un tempo dove religioni e culture differenti innalzano massicce barriere.
Nonostante sia una meta turistica consolidata, al suo interno si respira sempre quel raccoglimento tipico dei luoghi di preghiera che, inevitabilmente, coinvolge chiunque decida di andarlo a visitare.
In principio era costituito semplicemente da due grotte affrescate alle quali, col passare dei secoli, sono state affiancate nuove strutture.
Oggi si presenta diviso in due parti, separate da una strada che attraversa gli splendidi boschi della zona. Distano solo due chilometri l’una dall’altra, ma, essendo la strada in salita, molte persone preferiscono percorrerla in auto; tuttavia c’è anche chi decide di togliersi le scarpe e seguire quel sentiero a piedi scalzi, per ringraziare il santo o per implorare il suo aiuto.
Lungo il percorso si potranno ammirare gli splendidi paesaggi che la natura ha dipinto in loco, ma anche le opere che l’uomo vi ha inserito, senza invaderla, come la chiesa dedicata a San Stanko.
Il monastero inferiore comprende la chiesa della Santissima Trinità, realizzata in pietra, gli alloggi di monaci e suore e i dormitori dei pellegrini. Dietro ad esso sgorga una sorgente di acqua che si dice riesca a curare molti mali .
Nel monastero superiore troviamo il cuore vero e proprio della struttura, le due chiese-grotte sotterranee, che riuscirono a sopravvivere intatte anche al grande incendio che interessò il monastero ai primi del ‘900. In una delle due, nella chiesa della Presentazione, riposa sereno il santo fondatore, impartendo benedizioni senza voce a chiunque abbia abbastanza fede per chiederle.
Città principali del Montenegro
Le città montenegrine crescono in armonia con l’ambiente che le circonda, adattandosi ad esso. Sembra che cerchino di instaurare una sorta di dialogo muto con il paesaggio che le accoglie e che, a sua volta, pare usufruire dell’opera delle mani dell’uomo per caratterizzarsi ancora di più. Profumano di storia, come Kotor, Budva e le loro mura medioevali, ma anche di innovazione che si integra con la tradizione, come accade a Podgorica, la capitale, dove il tempo scorre lento e si trova sempre un momento per sedersi in uno dei tanto bar di fronte al fiume per godersi la giornata.
Budva

La “Rimini del Montenegro”, la “Miami del Montenegro” e tanti altri appellativi simili sono stati ultimamente attribuiti alla città di Budva, che vede un costante aumento annuale del flusso turistico sul suo territorio.
È, tra tutte le città montenegrine, quella più adatta a chi vuole passare vacanze all’insegna del divertimento sfrenato e coinvolgente, quella che offre una frenetica e esuberante vita notturna che non si esaurisce nelle discoteche o nei locali, ma investe a 360 gradi ogni angolo della città. Ne sono un esempio i concerti all’aperto o i festival che, in diversi periodi dell’anno, portano in strada la vitalità del Montenegro, coinvolgendo i propri ospiti.
L’aria frizzante della notte, la mattina, lascia il posto a un turismo più rilassato, dove il silenzio sostituisce la musica; allora sono gli edifici della città vecchia a diventare protagonisti, con la loro storia e le tradizioni di un popolo aperto, che ha accolto e fatto propri molti dei tratti caratteristici delle genti che hanno cercato di dominarlo.
Si affaccia sul mare Adriatico con le sue splendide spiagge che costituiscono, nel loro insieme, la riviera di Budva. Tra quelle più conosciute spiccano la spiaggia di Jaz, che presenta una varietà di paesaggi camaleontici, e la spiaggia di Mogren, dal doppio volto, ideale sia per un turismo più caotico, che per ritagliarsi attimi di solitudine.
Oltre alle spiagge, sono attrazioni di questo tratto di costa adriatica anche le piccole isole che si affacciano al suo litorale, come quelle di Sveti Stefan e di Sveti Nikola, entrambe destinate esclusivamente ai turisti per gli scorci paesaggistici più unici che rari che offrono. A dire la verità un tempo erano abitate, almeno lo era l’isola di Sveti Stefan. Il suo originario villaggio di pescatori oggi è meta di turismo di lusso, un luogo magico, incastrato nei meandri del tempo e circondato dalle carezze della natura.
La magia di isole e spiagge non deve tuttavia far dimenticare che la città costiera di Budva ha alle sue spalle una storia parecchio movimentata. Prendiamoci una mattina per esplorare il suo centro storico, testimone di dominazioni straniere, con edifici di inestimabile valore architettonico.
Ha l’aspetto di una cittadella medioevale, circondata da mura e bastioni, che racchiudono gioielli come la chiesa di San Sava e la chiesa di Santa Maria in Punta; quest’ultima, di epoca preromanica, è una delle costruzioni più antiche del posto, oggi adibita a sala concerti o utilizzata per allestirvi opere d’arte.
Se volete addentrarvi un po’ di più nelle tradizioni del popolo montenegrino, potrete andare a vedere il museo etnografico della città, sempre situato tra le mura della cittadella, dove, tra reperti archeologici vari, troverete uno spazio dedicato alla mostra dei costumi tipici della zona.
Ho cercato di darvi piccoli consigli per rendere il vostro viaggio il più interessante possibile. Ma so benissimo che vi basterà arrivare in questa splendida città per sentirvi a vostro agio. In questo modo la potrete esplorare da cima a fondo scoprendo tutti i suoi segreti nascosti.
Kotor

Crocevia di popoli e commercio, la vecchia Cattaro ha da sempre rappresentato un porto sicuro per navi di ogni tipo; ancora oggi la baia che l’accoglie, quella delle Bocche di Cattaro, è il punto di attracco preferito delle navi da crociera.
La zona ha un valore storico, culturale e naturalistico di alto livello, tanto da essere annoverata dall’UNESCO nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità.
A caratterizzare Kotor ci pensano i suoi edifici storici, la calma e la pace che si respira nelle sue vie e…i suoi gatti. Eh si, perché se amate questi felini Kotor è la città che fa per voi. Bianchi o pezzati, a pelo lungo o corto, si sono impossessati di ogni angolo, consci dell’amore che la gente del posto prova nei loro confronti. È stato aperto anche un museo del gatto per raccogliere tutto ciò che gira intorno a questi furbi e vispi musetti che sanno bene come farsi adorare.
Il cuore di questa cittadina del Montenegro è il suo centro storico, Stari Grad, circondato da mura e caratterizzato da monumenti, edifici, piazze e vie che costituiscono una delle mete preferite del turismo della zona.
Stari Grad, denominata anche città vecchia in contrapposizione a quella al di fuori delle mura, conserva al suo interno gioielli architettonici di grande valore; ne sono un esempio la Torre dell’orologio, la cattedrale di San Trifone e altre chiese, e il museo marittimo, ospitato nello splendido palazzo barocco della famiglia Gregorina.
Ma, tra le cose da vedere nella vecchia Kotor, non si può non elencare la fortezza di San Giovanni, dall’alto dei 1350 gradini della quale si può godere di una vista magnifica sulla baia e su questa splendida città del Montenegro. Zigzagando tra le mura medioevali che scolpiscono la collina che ospita questa vecchia fortezza, si arriva al castello di San Giovanni, una delle principali attrazioni del luogo, che si staglia sui panorami di Kotor dominandoli.
Per tutti coloro che amano catturare l’anima del posto che li ospita, non solo attraverso i monumenti ma tuffandosi nella vita vera, c’è sempre la possibilità di fare un salto al mercato di Kotor, a pochi passi dal centro storico. Tra dolci tipici, prodotti locali e il chiacchiericcio che caratterizza i mercati cittadini, gli occhi incontreranno la gola e le orecchie si riempiranno di nuove cadenze, trasformando ogni attimo in un’esperienza assaporare.
Podgorica, la capitale del Montenegro

Se non siete particolarmente amanti delle coste e preferite dedicarvi alla scoperta delle zone interne dei Paesi che visitate, Podgorica fa per voi.
Arrivarci è semplice, sono diversi i voli che atterrano sulle piste del suo aeroporto. Non presenterà l’esuberanza della vita notturna di Budva, e sicuramente qui non assisterete ai bagni di folla tipici della zona delle Bocche di Cattaro, ma, se per il vostro viaggio state cercando una destinazione con un importante vissuto storico, Podgorica è una scelta sensata.
È la capitale del Montenegro, situata nella pianura a settentrione del lago di Scutari. Decisamente più economica rispetto alle sue sorelle costiere, si adagia sulla calma, sulla buona tavola e la cultura. Questo non significa che non permetta di catturare angoli di verde o di azzurro: Podgorica è il regno dei fiumi che, con il loro scorrere silenzioso, armonizzano il suo territorio.
Tra i tanti che hanno colonizzato la zona ve ne sono due, il fiume Morača e il Ribnica, che attraversano proprio la città: le passeggiate sulle loro rive caratterizzano i momenti di svago degli abitanti della città e una forte attrattiva per i turisti, che non possono fare a meno di immortalare la serenità che si respira nei pressi delle loro acque.
Tra i monumenti che più la rappresentano, troviamo la cattedrale della Resurrezione, centro della vita religiosa cittadina dal 1993, Il ponte sul fiume Morača, chiamato ponte del Millennio o Millennium Bridge, e il Palazzo reale, residenza invernale di Nicola I del Montenegro, dal 1926 adibito a museo e oggi centro di arte contemporanea della città.
Sono tutte costruzioni più o meno recenti, perché, purtroppo, Podgorica vanta un primato del quale avrebbe fatto volentieri a meno: durante la seconda guerra mondiale è stata teatro di ben settanta bombardamenti che hanno cancellato gran parte del suo patrimonio storico/culturale.
Quello che rimane della città di un tempo ancora è visibile all’interno del suo centro storico, magari sotto forma di rovine; molti manufatti e oggetti che testimoniano l’imponenza della sua vita passata sono conservati nel museo della città di Podgorica, che ci racconta una storia che comincia nel lontano Paleolitico.
Le migliori spiagge del Montenegro

Distese di sabbia candida o di ciottoli, piene di vita o immerse nei silenzi; meravigliosi paesaggi da cartolina accarezzati da un mare limpido; scogliere che si tuffano a picco nell’infinito, incorniciate dal verde della natura; questo regalano le spiagge del Montenegro che costellano i suoi quasi 300 km di costa.
Riescono a soddisfare le esigenze di ogni turista che, se indirizzato nella maniera opportuna, può davvero trovare il suo lido da sogno.
Elencarle tutte sarebbe impossibile, se ne contano più di 100 tra le quali alcune spiccano per le loro peculiarità che le rendono inimitabili. Tra le più note citiamo la spiaggia di Becici, definita la meraviglia d’Europa, la spiaggia di Jaz, una delle più estese, e la spiaggia di Ada Bojana, regno dei nudisti.
Spiaggia di Becici

Situata nei pressi di Budva, a una quindicina di km da Petrovac, la spiaggia di Becici si estende per ben 2 km lungo la costa del Montenegro, vicino al villaggio turistico che da essa prende il nome.
Viene definita una delle più belle d’Europa per il suo mare cristallino che ben si presta per attività come lo snorkeling .
Tra i suoi ciottoli scuri dalle mille sfumature e i riflessi della sua sabbia dorata hanno trovato posto numerosi stabilimenti balneari, bar e ristoranti, che rendono più semplice la vita ai turisti che cercano una vacanza all’insegna del relax più completo.
Viene frequentata sia da ragazzi pieni di brio, che da famiglie con bambini entusiasti di sprofondare i loro piedini nel calore dell’arenile o di farsi un bel giro nella giostra del parco giochi vicino.
È stata diverse volte insignita della bandiera blu per l’ottima gestione del suo territorio, ed è facilmente raggiungibile da qualunque città dei dintorni, anche con la propria auto che potrà essere parcheggiata proprio di fronte a questa bella distesa sabbiosa.
Spiaggia di Jaz

La spiaggia di Jaz, oltre ad essere una delle più estese spiagge di Budva, presenta la peculiarità di offrire diverse versioni di sé a seconda del tratto di costa interessato. Si trova a circa 3 km da Budva e cattura gli sguardi con il suo mare che riflette il verde della macchia mediterranea che la circonda, arbusti e piante che caratterizzano con colori e profumi sia le rive che le alture che le sovrastano.
Si è formata nel corso dei millenni grazie al lavorio delle acque dei torrenti che hanno lasciato, nel loro cammino, sabbia e piccoli ciottoli levigati; uno di questi, ancora oggi attraversa l’ultimo tratto di spiaggia, quello più frequentato da famiglie in vacanza con bambini in quanto, a differenza degli altri, prevalentemente rocciosi e ciottolosi, è costituito da calda sabbia dorata.
Vi si può accedere facilmente, vi è anche un parcheggio proprio di fronte. Bar, ristoranti e altre infrastrutture presenti sul suo arenile la rendono adattabile a ogni esigenza.
È una spiaggia che riesce ad accontentare tutti, sia coloro che amano la solitudine e cercano tra le sue rocce angoli appartati, sia chi, invece , preferisce la musica e i bagni di folla: per questi ultimi spesso ospita concerti a cielo aperto che hanno visto esibirsi voci famose.
Viene incontro anche a chi ama prendere il sole in versione integrale, riservando loro la zona dei grandi massi, forse non comodissima da raggiungere, ma di una bellezza stravolgente.
Spiaggia di Ada Bojana

Tra le spiagge del Montenegro una delle più peculiari è senza dubbio la spiaggia di Ada Bojana. È il regno incontrastato di chi il calore del sole ama percepirlo su ogni punto della pelle, uno dei centri nudisti europei più famosi del vecchio continente, tanto da valergli l’appellativo di Amazzonia d’Europa.
Si trova sull’omonima isoletta a forma di triangolo, situata sulla riviera di Ulcinj, a due passi dal confine con l’Albania. Delimitata dai due rami del fiume Bojana e dal mare, vanta una spiaggia sabbiosa e lucente, benefica per le ossa, e una vegetazione selvaggia che annovera tra le sue piante esemplari rari.
L’acqua del mare qui è molto più calda che in altre parti del Paese, e ben si presta a sport acquatici come il windsurf, lo sci nautico e la vela.
Quest’isola è dedicata interamente al turismo, che diventa il principale mezzo di sostentamento anche per i pescatori della zona; il loro pescato prevalentemente finisce nelle cucine degli alberghi e dei ristoranti locali, e le loro caratteristiche case sul fiume, interamente costruite in legno, a volte vengono affittate a coloro che amano passare vacanze alternative, immergendosi completamente nell’atmosfera del posto.
Qui si respira ovunque aria di libertà.
Per chi pratica naturismo è davvero un’oasi di pace. Ad essi è interamente dedicato un camping ben attrezzato, che, oltre a varie aree sosta, mette a disposizione bungalows in muratura e altri alloggi di vario genere, immersi nel verde dell’isola e con il mare di fronte.
Per coloro che invece amano circondarsi delle comodità e dei lussi che la tecnologia concede c’è sempre a disposizione la vasta offerta degli alberghi della zona, che si preoccupano non solo di trovare un alloggio ai propri ospiti, ma anche di movimentare le loro vacanze con tante attività sportive e rilassanti.
Come arrivare in Montenegro dall’Italia

Arrivare in Montenegro dall’Italia è abbastanza semplice: traghetti, aerei, treni, bus o auto, o anche combinazioni di più mezzi di trasporto, potranno servire allo scopo una volta che ci si informa sui tragitti da percorrere e orari di partenza e arrivo.
Sono due gli aeroporti montenegrini dove possono atterrare i voli provenienti dall’Italia; si tratta di quello di Podgorica e di quello di Tivat, situato nei pressi delle Bocche di Cattaro, che si affacciano sull’Adriatico. Tra le compagnie aeree interessate a coprire il tragitto le più conosciute sono la Montenegro Airlines, Alitalia e Lufthansa con partenza da diverse città italiane.
Per chi preferisce i trasporti su ruote si può optare per combinazioni di bus e treni, o anche per l’utilizzo dell’auto passando attraverso la Croazia.
I traghetti per il Montenegro, invece, partono da Bari e Ancona. Sono utili se si preferisce il mare al cielo o anche se si vuole viaggiare con auto o un qualunque altro mezzo di trasporto su ruote al seguito. Impiegano dalle undici alle sedici ore di navigazione prima di toccare le coste del Montenegro da dove prenderà il via una delle più belle vacanze all’insegna del sole, del mare e del divertimento
Traghetto da Bari a Bar
Partendo da Bari ci vorranno circa una quindicina di ore per arrivare a Bar, principale porto montenegrino situato nella Dalmazia meridionale e ben collegato con il resto del Paese. La compagnia navale interessata a garantire il collegamento tra Italia e Montenegro è la Montenegro Lines, operativa tutto l’anno.
Traghetto da Ancona a Bar
Anche partendo da Ancona sarà sempre la Montenegro Lines a occuparsi del trasporto, con la Sveti Stefan II, che attraccherà a Bar, oppure la Jadrolonija, che attraccherà a Spalato da dove si potrà raggiungere il Montenegro in auto o tramite altri mezzi di trasporto su ruote.
Voli dall’Italia per il Montenegro
I voli dall’Italia per il Montenegro partono dagli aeroporti di Milano, Roma, Bologna e Venezia e, nel giro di poco più di un’ora, nel caso di volo diretto, arriveranno a toccare il suolo montenegrino. Visto il prezzo abbastanza importante del biglietto, conviene sempre indirizzarsi su voli low cost e compagnie come la Ryanair che spesso fanno offerte imperdibili.
Come muoversi in Montenegro

Una volta arrivati in Montenegro resta il problema del come muoversi per poterlo visitare in lungo e largo. Se si ha a disposizione un’auto, o anche una moto, il problema è risolto; bisogna, tuttavia, sempre tener presente il fatto che l’entroterra montenegrino non è molto affollato, nel senso che vi sono zone completamente disabitate e che quindi anche fare benzina sarà un problema. Diversa è la situazione sulla costa, decisamente più movimentata e collegata meglio al resto del Paese anche da autobus e treni.
Per i più romantici e per gli amanti della natura rimane sempre la scelta della bicicletta, che comunque dovrà adattarsi alle strade montenegrine, prive di piste ciclabili.
Dove si trova il Montenegro
Il Montenegro è una piccola nazione prevalentemente montuosa ubicato tra Croazia a sud, ed Albania a nord.
Quando andare in Montenegro
Il periodo migliore per visitare il Montenegro è di sicuro la primavera o la prima parte dell’autunno; le temperature miti sono un vero toccasana per apprezzare le bellezze naturalistiche e storiche che questo Paese offre.
Non dimenticate comunque di avere sempre a disposizione un ombrello: le precipitazioni sono frequenti ed arrivano improvvise e piuttosto violente.
L’estate è la stagione più scelta per chi vuole godersi una vacanza al mare, rilassato su una spiaggia sconfinata e cullato dal dolce suono delle onde. Anche questa parte del Mare Adriatico, così come quella italiana, attira tantissimi turisti durante i due mesi più caldi ed è consigliato quindi prenotare la vacanza con largo anticipo.
I mesi invernali sono invece sconsigliati per visitare il Montenegro, a meno che non amiate particolarmente le nevicate frequenti o non vogliate passare la vostra vacanza sciando.
Le tante strade tortuose e difficili da percorrere diventano ancora più pericolose con le gelate, e comportano una guida attente e cauta.
Prefisso telefonico
Il prefisso internazionale del Montenegro è + 382: se vogliamo quindi chiamare dall’Italia dobbiamo prima comporre 00382 e poi il numero telefonico della persona da raggiungere. Al contrario, se dobbiamo telefonare dal Montenegro ad un numero italiano dobbiamo prima digitare 0039.
Bandiera del Montenegro
La bandiera nazionale del Montenegro è stata adottata nel 2004, periodo della proclamazione dell’indipendenza dalla Serbia. Totalmente rossa con bordi dorati, riporta al centro un’aquila con due teste, con un evidente stemma di un leone sul dorso, uno scettro e un globo sugli artigli; e la corona in testa. La bandiera riporta tutti simboli nazionali monarchici.
Moneta
Anche se il Montenegro ancora non fa parte dell’Unione Europea, utilizza l’euro come moneta. Tuttavia non conia quindi Euro propri e non ha facce monetarie nazionali.